Notizie da Betlemme dal caritas baby hospital

di Sr. Lucia Corradin (religiosa vicentina, di Colceresa, operante a betlemme) – nostra corrispondente per il gemellaggio parrocchiale.
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L’esperienza vissuta finora, in particolare a Betlemme, per ben 18 anni, mi ha permesso di sperimentare nella mia carne alcune caratteristiche dell’amore umano-divino che cercherò di descrivere…
È umiltà: Lavorando gomito a gomito con gli operatori sanitari al Caritas Baby Hospital ho compreso che l’umiltà è la via maestra per amare secondo lo stile di Gesù perché significa appunto saper guardare e accettare la croce, la spogliazione, essere aperti all’alterità ed essere duttili a cambiare il proprio modo di pensare, di voler bene.È bellezza: Quante volte mi sono detta di essere una privilegiata per poter vivere la mia quotidianità con mamme e bambini, piccini e grandicelli, tutti bisognosi di cure, ma soprattutto di sguardi, di carezze, di sorrisi, di tempi gratuiti e ho imparato proprio da loro a lasciarmi meravigliare dalla tenerezza, dai loro abbracci, domande, sorprese che solo i bambini sono in grado di fare perché senza calcoli e ragionamenti!È fecondità: Stare con i bambini è la via preferenziale per incontrare il Gesù fattosi Bambino, è l’esperienza meravigliosa, indecifrabile vissuta con diversi bambini ormai in Paradiso, i miei “maestri di vita”. Con loro ho fatto esperienza non solo del partorire, come dare alla Luce un figlio, nel farlo crescere, nel dargli il “latte nutriente”, di affetto, di dolcezze, di vicinanza, di attenzione ma del partorire al cielo, del lasciarlo andare, dello svuotarmi per consegnarlo alla vera vita. Personalmente questo parti sono stati tanti, dolorosi, ma fecondi, perché mi hanno fatto fare esperienza dell’unione della terra col cielo, del cielo con la terra, dell’esperienza stessa di Dio Padre che si fa tutt’uno con l’umanità facendosi uno di noi, assumendo la stessa carne e vivendo nella Sua carne ogni passione, croce, morte e facendo risorgere alla vera vita ogni morte, lutto, distacco… Se durante il parto, ci sono le lacerazioni delle viscere per dare alla Luce e poi abbracciare questa nuova vita consegnata da Dio, nel momento della morte di questo figlio è richiesto la disponibilità a partorire un’altra volta, svuotandosi ancora di più, affinché liberamente si consegni il proprio figlio all’unico Padre e credere che veramente questo figlio vive nella gioia vera, nella felicità e che dall’alto intercede per noi.
Il prossimo appuntamento con “Messaggi di Carità” sarà giovedì 11 Luglio.P.S.: i vostri commenti sono graditi e importanti: basta scrivere una risposta a questo messaggio. Grazie!